lunedì 26 dicembre 2016

Step 21- I protagonisti

Come abbiamo visto fin'ora sono molteplici i personaggi storici associati a questo colore, a seconda ovviamente dell'ambito di interesse:
- Per quanto riguarda il mito (Step 04) si è parlato di Ovidio, da cui si è arrivati anche a Dante e a Boccaccio i quali hanno inserito questo colore nelle loro opere;
- Per la musica (Step 05) mi sono collegato a nomi importanti quali Mozart e De Andrè;
- Per la medicina (Step 06Tommaso Campailla;
- Nello Step 15 si è quindi parlato di Henry de Toulouse-Lautrec a proposito di pubblicità;
- Proseguendo con lo Step 18, oltre a Henry de Toulouse-Lautrec ho fatto riferimentoa  Gauguin e Matisse per quanto riguarda le arti pittoriche.

Continuando nella ricerca sono riuscito a collegare al colore Vermiglio altri due nomi di personaggi che hanno ritagliato nella storia un posto per il loro nome.

Il primo è Giovanni Pascoli (biografia), noto poeta italiano di fine '800, che in un componimento intitolato "Fides", contenuto nella sua prima raccolta "Myricae" scrive:
Giovanni Pascoli
Fides 
Quando brillava il vespero vermiglio,

e il cipresso pareva oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
Così fatto è lassù tutto un giardino.
Il bimbo dorme, e sogna i rami d’oro,
gli alberi d’oro, le foreste d’oro;
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera.


Il titolo Myricae riprende una citazione di Virgilio all'inizio della IV Bucolica in cui il poeta latino proclama di innalzare il tono poetico poiché "non a tutti piacciono gli arbusti e le umili tamerici" (non omnes arbusta iuvant humilesque myricae). Pascoli invece propone "quadretti" di vita campestre in cui vengono evidenziati particolari, colori, luci, suoni i quali hanno natura ignota e misteriosa.
Nel 1903, la raccolta definitiva comprendeva 156 liriche del poeta. 
I componimenti sono dedicati al ciclo delle stagioni, al lavoro dei campi e alla vita contadina.


Myricae, 1927



Il secondo è Immanuel Kant (biografia), uno dei più importanti dell'illuminismo tedesco.
In una delle sue opere più importanti, ovvero la "Critica della ragion pura", il filosofo ricorre al cinabro come esempio per la spiegazione del processo di acquisizione del concetto dei colori:

"Se il cinabro fosse ora rosso e ora nero, ora leggero e ora pesante, se un uomo si trasformasse ora in questa, ora in quella forma animale, se, nello stesso giorno, la terra fosse coperta ora dai prati, ora di ghiaccio e di nebbia, la mia immaginazione empirica non potrebbe mai avere l'occasione di ricevere nel pensiero, con la rappresentazione del color rosso, il pesante cinabro; ? se una data parola fosse attribuita ora a questa cosa, ora a quella, ? la stessa cosa fosse chiamata ora in questo modo, ora in un altro, senza che vi dominasse una regola certa cui i fenomeni già per se stessi fossero soggetti, nessuna sintesi empirica della riproduzione potrebbe aver luogo."

Immanuel Kant, ritratto e firma

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