giovedì 17 novembre 2016

Step 15- Pubblicità

I colori sono un aspetto fondamentale della pubblicità. 
Grazie ad essi infatti, è possibile rendere più appetibile un prodotto o un servizio, ed esaltarne le qualità.
Il colore vermiglio non fa eccezione e, fin dai primi manifesti pubblicitari, è stato sfruttato per rendere famosi numerosi articoli o luoghi di svago, ecco quindi alcuni esempi:





Illustrazione di Adolfo Busi per il calendario prodotto per Barilla, 1931



Bitter Campari. Di Leonetto Cappiello, 1920



Marcello Dudovich, 1926 Macchina da scrivere Olivetti


Martini e Rossi 1960



Théophile-Alexandre Steinlen, 1896


Nonostante la storia della nascita del cartellone pubblicitario sia legata ad una serie di notizie non sempre attendibili in quanto riportate dalle tradizioni locali e da aneddoti talvolta imprecisi, il manifesto comincia a trovare una sua struttura definitiva in Francia dalla seconda metà dell’Ottocento grazie all’ instancabile produzione di due grandi artisti, Pierre Bonnard e Henri de Toulouse Lautrec.
Il conte Henri-Marie-Raymond de Toulouse-Lautrec-Montfa è stato un pittore francese, tra le figure più significative dell'arte del tardo Ottocento. Divenne un importante artista post-impressionistaillustratore e litografo e registrò nelle sue opere molti dettagli degli stili di vita bohémien della Parigi di fine Ottocento. Toulouse-Lautrec contribuì anche con un certo numero di illustrazioni per la rivista Le Rire, durante la metà degli anni novanta.
Lautrec viene considerato uno dei maestri nella creazione di manifesti e stampe tra XIX e XX secolo.
Nella sua vita Lautrec eseguì 30 manifesti tra i quali sono famosi i manifesti pubblicitari di locali parigini, che nel tempo hanno reso celebre la loro immagine.


Manifesto pubblicitario, Toulouse Lautrec, 1891


Fonti e approfondimenti:

http://www.chimica.unipd.it/gianfranco.scorrano/pubblica/chimica/Il%20manifesto%20nella%20pubblicita.htm

https://notiziein.it/2014/11/24/manifesti-pubblicitari-henri-de-toulouse-lautrec/






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