domenica 6 novembre 2016

Step 11- Un documento

Oggetto di questo step è la ricerca di un documento, avente definizione spaziale e temporale preesistente, che tratti specificamente del colore vermiglio. 
Ecco quindi alcuni esempi:

Periodico: Le Scienze 
Data: 06 Dicembre 2013
AutoreClara Moskowitz
Linkhttp://www.lescienze.it/news/2013/12/06/news/fisica_scuro_rosso_vermiglio_dipinti_antichi-1920274/
Titolo: "La fisica spiega il mistero del rosso scuro nei dipinti antichi"


Articolo

"Una nuova ricerca ha permesso di concludere che con il passare del tempo il rosso vermiglio s'inscurisce probabilmente per l'azione di composti del mercurio, presenti nel cinabro, il minerale da cui si ottiene il pigmento. Ma ancora manca la prova definitiva che svelerebbe uno dei misteri meglio custoditi della storia dell'arte."

"Ogni frequentatore di musei sa che la presenza di un color rosso vermiglio scuro e spento in un quadro è un indice che il dipinto è vecchio di secoli. Ma le ragioni di questo inscurimento sono un mistero da almeno 1200 anni. Ora un gruppo di ricercatori ha proposto una nuova spiegazione, mai considerata finora, sulla base di un'analisi ai raggi X dei pigmenti di un affresco spagnolo del Trecento.
[...]



Anunciació, Ferrer Bassa




L'analisi, 
pubblicata il 15 novembre sulle “Physical Review Letters”, ha mostrato che alcuni processi chimici ipotizzati in passato per spiegare l'inscurimento non possono essere quelli corretti, stando alla meccanica quantistica. Il nuovo processo di degradazione del rosso vermiglio proposto da Da Pieve e colleghi riesce invece a combinare le indicazioni emerse da diversi studi.
Il rosso vermiglio è prodotto da un minerale chiamato cinabro, costituito da solfuro di mercurio. I ricercatori hanno dimostrato che, quando la superficie di un dipinto viene illuminata dalla luce e l'umidità dell'aria permette agli ioni cloruro (come quelli nel cloruro di sodio, il comune sale da cucina), presenti nello sporco di depositarsi sul dipinto, il solfuro di mercurio può assorbire gli ioni cloruro, trasformandoli in un altro minerale, la corderoite.
E difatti, l'analisi ai raggi X ha rivelato la presenza nell'affresco di Pedralbes di corderoite in diverse forme. Questo minerale è instabile e può direttamente dare origine a mercurio metallico, che è di colore nero, cosi come a un minerale chiamato cloruro di mercurio, che può anch'esso dare origine a mercurio metallico.

Gli autori hanno rilevato cloruro di mercurio negli strati del dipinto esaminato, ma non hanno trovato mercurio metallico, invisibile con la diffrazione a raggi X poiché questa tecnica rivela solo materiali solidi, mentre il mercurio metallico è liquido a temperatura ambiente. Tuttavia, i ricercatori hanno dedotto che il mercurio metallico è il vero responsabile per l'inscurimento del vermiglio, e sono i primi a rivelare in modo preciso i processi chimici che consentono la creazione del composto. 


Precedenti studi avevano fatto ipotizzare che gli atomi di mercurio elettricamente carichi nel solfuro di mercurio potessero essere convertiti direttamente in atomi neutri di mercurio metallico, ma la nuova analisi ha mostrato che la luce che colpisce il dipinto forse non fornisce l'energia necessaria per questa conversione, il che porterebbe a rifiutare l'idea che sia quel processo a spiegare l'inscurimento.

Tuttavia, è troppo presto per sapere se la spiegazione di Da Pieve e colleghi è corretta, spiega David Saunders, curatore del British Museum di Londra.

In primo luogo, sarebbe necessaria una prova della presenza di mercurio metallico sulla superficie del vermiglio di un dipinto. 


Capire la ragione per cui il vermiglio diventa scuro potrebbe aiutare i restauratori a ridurre i danni ai dipinti che invecchiano. “E sapere in che modo il colore è cambiato ci permette d'immaginare come poteva apparire un tempo un'opera e d'interpretarla di conseguenza, evitando considerazioni cromatiche che non derivano dall'intento originale del pittore ma dai segni del tempo”, conclude Saunders. 

Non potremo mai sapere esattamente come apparivano i grandi capolavori del passato ai loro autori, ma la scienza ci sta portando più vicini che mai a vederli com'erano destinati a essere ammirati."


(la versione originale di questo articolo è apparsa su scientificamerican.com il 3 dicembre)




Per via dell'uso di questo colore da parte di Dante Alighieri nelle sue opere, in primis la Divina Commedia, si trovano numerosi documenti e citazioni riguardanti il vermiglio.



Opera: Enciclopedia Dantesca
Editore: Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani
Anno: 1970
Volume: I
Pag: 912 

"Dante mette in evidenza i suoi caratteri mostruosi, quali gli occhi vermigli, i peli scuri attorno alla bocca sporchi di sangue e fango, il ventre largo e le zampe con gli artigli rappresentano il vizio della gola"    


Opera: Enciclopedia Dantesca
Editore: Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani
Anno: 1970
Volume: III
Pag: 720 

"Le sue tre facce - quella a destra di color gialliccio, quella a sinistra nera e quella al centro vermiglia - sembrerebbero rappresentare rispettivamente l'impotenza, l'ignoranza e l'odio, che si contrappongono alle tre virtù della Trinità, le quali vengono citate nel III canto"

Opera: Enciclopedia Dantesca
Editore: Ulrico Hoepli
Anno: 1905
Volume: II
Pag: 1385

"Dice, che la sconfitta, che ricevette il popolo di Firenze a Monte Aperti, dove il sangue de' tagliati uomini quello fiume chiamato Arbia colorò in vermiglio per l'abbondanza d'esso, del qual Messer Farinata e suoi furono autori e cagioni [...]"     


Opera: Enciclopedia Dantesca
Editore: Ulrico Hoepli
Anno: 1905
Volume: II
Pag: 1522

"All' udire il nome dell'amante Piramo riapre gli occhi, la guarda un momento e rende quindi lo spirito. Tisbe si uccise accanto all' amante. Per compassione degli amanti infelici il gelso mutò in vermigli i bianchi suoi frutti. Cfr. OviD., Met. iv, 55-166. Piramo è ricordato Purg. xxvii, 38; XXXIII, 69. De Mon. ii, 9, 21."


Opera: Enciclopedia Dantesca
Editore: Ulrico Hoepli
Anno: 1905
Volume: III
Pag: 636

"Vermiglio: If. xii 101; Pg. xxvii 39; xxix 114; Pd. xvi 154; Cz. cap. ii 24. - verméglio, Pr. 187. - vermiglia, If. iii 134; xxviii 69; xxxiv 39. - vermigli, If. vi 16; Pg. xxviii 55; xxix 148. - vermiglie, //. viii 72; Pg. ii 7; Cz. cap. i 11. "


È inoltre presente nella versione online dell'Enciclopedia Treccani:


Alcuni esempi per quanto riguarda la scienza



Opera: Giornale di fisica, chimica, storia naturale medicina e arti
Autori: L.V. Brugnatelli, Gaspare Brugnatelli
Editore: Maspero e Boucher successori de Galeazzi
Anno: 1815
Volume: VIII
Pag: 343

"Il cinabro o vermiglio era detto da' Greci κιννάβαρι, e da' Romani caminium. Teofrasto assicura ch'ei fu scoperto dall'Ateniese Callia 90 anni avanti Trasibulo, e nell'anno di Roma 349.

Si preparava lavando le miniere d'argento vivo. Secondo Plinio (I), che cita Verrio, egli era un colore molto apprezzato da' Romani nel tempo della Repubblica. Nelle grandi feste si adoperava per pingere il viso di Giove Capitolino, e si usava anche per colorire il corpo de' vincitori, nelle processioni trionfali [...]"






Opera: Trattato di anatomia generale
Autori: G. Henle
Editore: G. Antonelli
Anno: 1844
Pag: 395

"Tra le reazioni dei corpicelli del sangue, la più interessante è il loro cangiamento di colore dal rosso scarlatto o vermiglio al rosso bruno [...]"

Pag: 597

"Ambe le circostanze spiegano la differenza tra il sangue color vermiglio ed il sangue nero. Ma se il sangue acquistar dovesse colore più scuro perchè la materia colorante di ripartisse più uniformemente nel liquido, una volte divenuto nero, non potrebbe più riprendere il suo colore vermiglio mediante l'ossigeno od i sali [...]"





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